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Settori

Le diverse cariche all’interno del comitato direttivo sono ripartite in settori, ad esempio la presidenza, l’attuariato (amministrazione e vebale), la cassa, le finanze, le pubbliche relazioni/pubblicità, l’ufficio del personale, l’azienda, i contatti con i soci, i progetti e gli eventi ecc. La legge lascia ampia libertà di scelta. Non prevede nessun particolare tipo di settore. I responsabili rendono conto all’intero comitato direttivo, che è responsabile del loro operato. I compiti e le competenze di un settore sono definiti in un regolamento (Regolamento della direzione). È opportuno ripartire i settori in base alle conoscenze professionali e all’esperienza dei membri del comitato direttivo.
Domanda

Come nuova presidente desidero ripartire meglio il lavoro all'interno del comitato direttivo, per non dover fare tutto da sola. È necessaria l'approvazione dell'assemblea dei soci per introdurre dei settori di attività? Lo statuto sancisce che il comitato direttivo si costituisce da sé.

La risposta

Una buona idea! È bene ripartire l'attività su più persone e chiarire chi si occupa di che cosa all'interno del comitato direttivo. Ciò contribuisce a una maggiore soddisfazione generale e in definitiva a migliorare il lavoro del comitato direttivo. Per la creazione di settori di attività all'interno del comitato direttivo non è necessaria l'approvazione dell'assemblea dei soci. «Il comitato direttivo si costituisce da sé» significa proprio questo: il comitato direttivo ha facoltà di decidere autonomamente la ripartizione delle cariche e degli incarichi. Consigliamo di prevedere il tempo necessario per la creazione dei settori durante la seduta del comitato direttivo e di mettere per iscritto quanto deciso.

Domanda

Sono la cassiera di un’associazione. Posso assumere al contempo la carica di vicepresidente, o si tratta di un'eccessiva concentrazione di potere all'interno di un comitato direttivo composto da cinque persone?

La risposta

La sua domanda sulla concentrazione di potere è molto opportuna! Un membro del comitato direttivo che accentra troppo potere su di sé può effettivamente comportare un’inappropriata parzialità all’interno dell’associazione. Se ad esempio una persona non è all’altezza dei vari compiti che svolge, gli effetti negativi sono ancora più gravi, poiché concernono più settori.

La legge non prescrive come devono essere occupate le cariche all’interno di un comitato direttivo e dunque la decisione è libera, salvo disposizione contraria nello statuto dell’associazione. In un’associazione piccola il comitato direttivo non dovrebbe essere troppo grande. In questo modo l'associazione è efficiente e facile da gestire. Ciò implica però anche che i singoli membri del comitato direttivo dovranno eventualmente assumersi più competenze. Nel suo caso, le due cariche di cassiera e di vicepresidente comportano soprattutto un ulteriore aumento della mole di lavoro. Niente le impedisce di tenere la contabilità in quanto cassiera e al contempo affiancare il presidente nella sua attività e sostituirlo in sua assenza. L’importante è che tutti i membri del comitato direttivo abbiano lo stesso grado d’informazione e possano contribuire alla pari ai processi decisionali.

Domanda

La nostra piccola società ginnica fatica a trovare nuovi membri del comitato direttivo. Quasi tutti i ginnasti e le ginnaste attivi hanno già esercitato una volta questa carica. Un membro del comitato direttivo ha avuto l'idea di proporla a una persona che non è nella squadra, mentre lo sono i suoi figli. Un socio non attivo può essere eletto nel comitato direttivo? Ed è una scelta opportuna?

La risposta

Non ci sono motivi contrari, a meno che lo statuto non preveda che solo i soci attivi possono essere eletti nel comitato direttivo. In definitiva non cercate una persona che sappia fare la ruota o gli esercizi di squat, ma qualcuno in grado di collaborare alla direzione generale dell'associazione e di inserirsi nell'organo direttivo. Forse c'è anche un determinato settore da occupare, ad esempio l'attuariato, le finanze o la presidenza.
Anche al di fuori del gruppo dei ginnasti attivi si possono trovare persone abili nella stesura del verbale, nella gestione delle finanze o nella direzione generale di una società. Un membro del comitato direttivo ovviamente dovrebbe essere interessato all'attività dell'associazione, ma un punto di vista un po' diverso di certo non fa male.