al servizio delle associazioni

Pubblica utilità

Uno scopo è riconosciuto di pubblica utilità, quando le attività dell’associazione sono preminentemente finalizzate al benessere di altre persone e non all’utile personale dei propri soci. Presentando la corrispondente domanda, le associazioni di pubblica utilità possono richiedere all’autorità fiscale l’esenzione dal pagamento delle imposte. Le semplici organizzazioni di mutua assistenza, le associazioni professionali o le associazioni sportive e per il tempo libero non sono considerate di pubblica utilità secondo la normativa fiscale. Anche la ZEWO assegna il marchio di qualità solo per l'organizzazione di campagne di donazione per scopi di pubblica utilità.
Domanda

In che modo la nostra associazione può ottenere l'esenzione dalle imposte?

La risposta

In linea di principio l'esenzione fiscale delle associazioni non è mai automatica. Le domande di esenzione fiscale da parte delle organizzazioni di pubblica utilità devono essere indirizzate alle amministrazioni cantonali delle contribuzioni. Queste ultime informano anche sulle condizioni da soddisfare per l'esenzione ed evadono le domande scritte. Alla domanda bisogna allegare lo statuto, il verbale di fondazione, i conti annuali e altri documenti sull'attività dell'associazione. Lo statuto dovrà fornire informazioni sullo scopo di pubblica utilità, sociale, culturale o di altro tipo. Lo scopo sociale non può essere esclusivamente a favore dei soci (nessuna organizzazione di auto-aiuto) e i membri della direzione devono per principio essere attivi a titolo volontario.

In caso di scioglimento dell'associazione, il ricavo della liquidazione spetta obbligatoriamente a un'altra associazione esente dal pagamento delle imposte. L'esenzione fiscale non esclude un eventuale obbligo d'imposta sul valore aggiunto!

Vedi strumenti di lavoro: «Esenzione fiscale per le associazioni».