al servizio delle associazioni

Principio di collegialità

Come per il Consiglio federale, anche per il comitato direttivo delle associazioni vale il principio di collegialità, in base al quale il comitato direttivo difende di comune intesa gli interessi dell’associazione e i suoi membri si sostengono reciprocamente. Ciò implica rapporti collegiali e leali tra i membri del comitato direttivo e il rispetto nei confronti del contributo di ognuno di loro, ma anche la necessaria critica costruttiva e l’approfondita discussione all'interno del comitato direttivo. Verso l’esterno e nella comunicazione delle decisioni prese dal comitato direttivo, i singoli membri devono sostenere lealmente le decisioni prese dalla maggioranza, anche se personalmente non le condividono. Il principio di collegialità è la premessa per l’agire comune all’interno dell’associazione e per la condivisione della responsabilità.
Domanda

Chi comanda in un'associazione?

La risposta

In un'associazione il comando non è affidato a un'unica persona. Per gli affari dell'associazione è responsabile il comitato direttivo come organo collegiale. Il comitato direttivo ha il diritto e il dovere di occuparsi delle questioni dell'associazione e di rappresentarla verso l'esterno. Così stabilisce la legge.

Se lo statuto non contiene norme più precise, il comitato direttivo può organizzarsi autonomamente e dividersi i compiti come meglio crede. Può ad esempio introdurre un sistema di settori. Vale però sempre il principio della collegialità: il comitato direttivo risponde in maniera solidale dell'operato dell'associazione. Il diritto di essere consultati dei membri del comitato direttivo deve essere garantito, il/la presidente non possono dare ordini.