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Passaggio di poteri

I membri del comitato direttivo dimissionari provvedono a informare esaurientemente il comitato direttivo in merito alle loro attività. All’occorrenza, sono a disposizione per informare il loro successore ed eventualmente introdurlo.
Domanda

Faccio parte del comitato direttivo da alcuni anni. Ora desidero cessare questo tipo di volontariato. Come devo procedere? È sufficiente comunicare per iscritto al comitato direttivo che non mi candiderò più per la rielezione durante la prossima assemblea dei soci?

La risposta

In linea di massima, un membro del comitato direttivo ha il diritto di dimettersi dalla sua carica in qualsiasi momento. L'ideale sarebbe rendere nota la propria intenzione di dimettersi il prima possibile. Il comitato direttivo è composto da membri eletti dall'assemblea dei soci. È pertanto tenuto a comunicare anche a quest'ultima le dimissioni di un suo membro. Il membro dimissionante può giudicare personalmente se, sotto l'aspetto della tempistica, è meglio comunicare le dimissioni direttamente durante la successiva seduta del comitato direttivo, facendole in tal modo mettere a verbale, oppure mediante una lettera di dimissioni. Non esistono requisiti formali. In caso di una dimissione, per il comitato direttivo e l'associazione è bene conoscerne i motivi ed eventualmente ricevere dei consigli per la persona subentrante. È sicuramente apprezzato anche il fatto che, su richiesta, il membro uscente si metta a disposizione per il passaggio delle consegne e l'introduzione del nuovo membro.

La ricerca di un successore è di competenza del comitato direttivo. Il membro uscente non deve cioè sentirsi obbligato a trovare una persona che lo sostituisca.

Domanda

Un membro del comitato direttivo della nostra associazione ha dato le dimissioni, poiché si trasferisce in un'altra regione. Il suo mandato quadriennale scade però solo tra più di un anno e mezzo. La persona interessata può lo stesso dare le dimissioni? Possiamo eventualmente designare una nuova persona fino alla prossima assemblea dei soci, per mantenere operativo il comitato direttivo?

La risposta

Capita abbastanza spesso che un membro del comitato direttivo non possa o non voglia portare a termine il mandato. Il diritto di dimettersi è riconosciuto anche ai membri del comitato direttivo. Se le dimissioni sono per la fine dell'anno dell'associazione, le elezioni suppletive di solito hanno luogo durante la successiva assemblea dei soci.

Se un membro del comitato direttivo si dimette nel corso dell'anno e la sua uscita non causa troppi problemi, si può attendere fino alla successiva assemblea dei soci. Se viceversa, per proseguire l'attività, il comitato direttivo ha assolutamente bisogno di un sostituto, è sicuramente un vantaggio se lo statuto prevede la cosiddetta cooptazione, ossia la possibilità per il comitato direttivo di designare di propria iniziativa il sostituto o la sostituta. Il relativo articolo reciterà ad es.: «I posti vacanti venutisi a creare nel corso dell'esercizio possono essere occupati da persone scelte dal comitato direttivo, fino alla conferma da parte dell'assemblea dei soci». Se lo statuto sociale non prevede questa possibilità, il comitato direttivo può organizzare le elezioni nell'ambito di un'assemblea dei soci straordinaria. In alternativa deve verificare la possibilità di cavarsela senza sostituzioni. Comunque sia, il membro dimissionario del comitato direttivo deve provvedere al passaggio accurato delle consegne.